Whyrm avvicinò il muso al fianco del ragazzo, mentre veniva medicato da Jenn, uno degli uomini del nord che si erano battuti con più coraggio.
Il principe fece di tutto per non sussultare, ma quello scontro con Lasa-ar aveva lasciato il segno, non riusciva a non pensare che si trovava lì soltanto per l’arrivo tempestivo di Kurgran. Il drago si era sacrificato per lui, e non avrebbe mai potuto ringraziarlo.
“Principe, ci dobbiamo rimettere in marcia, so che sei ferito, ma se non ci riuniamo subito, l’Usurpatore avrà un esercito sempre superiore con il quale poter vincere. ”
Ghared annuì, ringraziando Jenn e cercando di stabilizzarsi sulle gambe stanche. “ Verranno davvero, signore ” chiese allo Sfavillante. “ … draghi più antichi che possano sconfiggere l’Usurpatore? ”
“ Ne sono convinto. E tu dovrai esserci, perché il Patto porti alla rinascita di una pace tra le nostre stirpi. Non ci dovrà essere più nessun Folle ad asservire le nostre terre. ”
“ Andiamo, allora. ”
Gli uomini scesi dai Crinali orientali erano più che mai decisi a fornire le loro forze anche nella battaglia decisiva. Sarebbe stato da incoscienti pensare che il Re Folle non avesse riserve per gli Sterminatori uccisi. In più, c’erano le streghe che aveva trovato il modo di asservire. Una di loro aveva attaccato Kurgran, permettendo all’Usurpatore l’affondo finale. Era quel potere a preoccupare maggiormente Ghared, perché colpiva vigliaccamente.
Nel marciare in testa a quel neonato esercito, una forza che si doveva ancora compattare ma che aveva sicuramente un ideale comune, il giovane guardò in alto, verso le immense figure alate che ora li guidavano: la rassicurante presenza dello Sfavillante, il volo ancora incerto dei cuccioli che Kurgran aveva messo al riparo.
Non voleva pensare un istante di più all’eventualità che l’Usurpatore potesse vincere, uccidendo anche loro. Qualsiasi incantesimo possedessero gli Sterminatori, non potevano lasciare che dilaniassero tutto il loro mondo.
“Attenti! ” gridò qualcuno dal termine della lunga fila.
“ Principe! ” giunse nello stesso istante l’avvertimento da Whyrm.
Non ci fu il tempo di imprecare, soltanto quello di sfoderare la spada e lottare contro il primo di una squadra di Sterminatori.
Si sono resi invisibili!
Sembravano davvero nascere dal nulla, le loro corazze scure coloravano le rocce attorno a loro come insetti enormi e letali. Alcuni di essi attaccarono gli uomini, ma in quel mulinare di lame Ghared intravide molte delle loro teste alzarsi verso i draghi.
“ Noo! ”
La mole dello Sfavillante era come raddoppiata nella sua furia, ma finché l’Usurpatore fosse riuscito a tenerli impegnati in due battaglie parallele…non avevano possibilità di aiutarsi realmente l’un l’altro.
Ed eccolo ridere di loro, il Re Folle, lucente nella sua armatura, scelta per quella che sentiva già una vittoria. Quando lo vide avanzare verso di lui, Ghared aveva respinto a fatica uno degli Sterminatori, per di più senza riuscire a renderlo inoffensivo. Ansimante, non poté fare altro che cercare di riprendere fiato e concentrazione, quando capì che aveva deciso di scontrarsi proprio con lui.
“ Come farete adesso, eh? ” lo denigrò la voce asciutta da dietro l’elmo.
L’aria si fece progressivamente più densa e soffocante. Un istante dopo, l’Usurpatore attaccò, non soltanto con la spada, che stridette contro la lama di Ghared. Attaccò con un’arma che Ghared percepì e non poté respingere. Il principe serrò i denti, tenendo faticosamente l’equilibrio sotto il peso del nemico.
Tentò di orientarsi, di capire dove fossero Whyrm e i due figli di Katya, cercò con lo sguardo dove stessero combattendo Jenn e gli altri, ma le sue percezioni e i suoi sensi non collaborarono. Erano come…spenti.
“ Vedo che hai capito ” disse Dakran. “ Non ci saranno altri draghi a salvarvi, principe. Il tempo dei draghi è finito. ”
Alzare nuovamente la spada costò a Ghared un sforzo indescrivibile, fu come dover rompere una guaina di cuoio divenuta un sudario, un bozzolo maligno che si oppose al più semplice movimento.
Il principe urlò tutta la sua frustrazione, ignorando la risata del Re Folle, liberando tutta la sua collera al pensiero che ogni istante poteva decretare la morte di decine di uomini attorno a lui…e che lui non poteva aiutarli.
“Sei ridicolo ” volle umiliarlo Dakran, sovrastandolo. Ghared era sul punto di accasciarsi a terra, ma non voleva cedere.
“ I miei figli, le mie creature regneranno su queste terre. La strega ha ceduto come aveva fatto sua sorella. Mi consegnerà lei stessa gli ultimi draghi. ”
“ No! ” gridò il giovane, avventandosi contro la figura ben più massiccia dell’Usurpatore.
Lo costrinse a indietreggiare di qualche passo, ma all’improvviso lo vide sparire in quell’invisibile densità stregata. Prima di avere i tempo di voltarsi, Ghared sentì un taglio aprirsi sulla propria schiena, tra le scapole, poco profondo ma sufficiente a sorprenderlo e indebolirlo.
(Francesca Poggioli)
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