“Siete ancora in tempo a cambiare idea”. Ghared, Re della Grande Valle e dei Crinali Occidentali sorrise all’enorme drago bianco.
“Ci sarà sempre posto per te e per i tuoi simili nel nostro regno”. Confermò Endenielle. Vestiva il manto blu notte della Sorellanza delle Sapienti che aveva istituito con le sue simili che erano rimaste fedeli al Patto di Sangue. Quelle che avevano ceduto al potere del Re Folle erano morte. Era stato necessario ucciderle anche se non erano colpevoli del loro tradimento: costituivano un pericolo per draghi e uomini in tutto il mondo.
La Sorellanza si era costituita nella caverna dove riposavano resti del possente Arghanteron. Le Sapienti erano figlie degli Uomini del Nord che veneravano la Conoscenza del grande drago. Un complesso rituale permetteva alle Sapienti di rimanere in comunione con l’Essenza di Arghanteron e con la sua conoscenza millenaria. Endenielle e Ghared si erano sposati unendo le tribù del nord e quelle della valle in un nuovo sodalizio, come aveva chiesto lo stesso Signore Argentato in punto di morte.
“Ormai gli uomini possono camminare da soli in questo mondo. La nostra presenza qui sarebbe solo di intralcio alla vostra civiltà. L’Usurpatore ha quasi vinto anche perché gli uomini ci hanno sempre delegato il compito di difenderli. Ora dovrete imparare a vivere con le vostre forze”.
“Capisco”. Ghared sapeva che il drago aveva ragione. Comprendeva anche che la Valle, da quel giorno in avanti non sarebbe più stata la stessa. “Addio”. Disse sfiorando con la mano le scaglie candide del drago. La pelle di Katya era vellutata e pulsava di potenza.
“Se avrete bisogno, le Sapienti sapranno raggiungerci e noi correremo in vostro aiuto”.
“Grazie”: Disse Endenielle trattenendo a stento le lacrime.
“Grazie a voi”. Rispose il drago prima di librarsi con grazia nel cielo terso. Whyrm lo Sfavillante l’attendeva in lontananza, assieme ad Halandor e Jaladrin. Quando Katya raggiunse il terzetto, Whyrm scese di qualche decina di piedi e lanciò il suo potente soffio, arcobaleno abbacinante nel blu.
Poi scomparve per sempre dal cielo della Valle.
(Gabriele Sorrentino e Marcello Ventilati)
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